Quando Horizon Zero Dawn venne lanciato nel 2017, i critici del settore rimasero entusiasti dello spettacolo visivo offerto dal vasto mondo open-world creato da Guerrilla Games, ma non furono gli unici.
A livello artistico e creativo il videogioco conquistò da subito non solotanto i Gamers. I panorami grandi, colorati e luminosi di Horizon erano una cosa da ammirare ed esplorare in continuazione e lo studio Sony sfruttò appieno il potenziale della sua PlayStation 4, spingendo i confini tecnici al massimo ed offrendo un mondo ricco di dettagli.
Narrativa, personaggi, natura, suoni… tutti elementi che hanno portato alla produzione e ad una creatività vista raramente nel campo dei videogiochi. Il mondo di Aloy è un punto di partenza per il campo dei Videogiochi ed un capolavoro per ciò che ad oggi definiamo Creatività.
I risultati tecnici di Guerrilla hanno migliorato la narrativa generale e l’identità visiva del gioco a tal punto da voler desiderare di trovarsi e rimanere dentro il gioco ad ammirare l’evoluzione stessa della natura, in questo caso associata ad una natura metallica robotica: l’elemento che a mio avviso ha inciso molto sul fattore creatività.
Basta cercare qualche immagine online, anche se non lo si è mai giocato, per arricchire la propria mente di qualcosa veramente unico.
Personalmente avrei tanto desiderato essere dentro il team di sviluppo a seguire il flusso creativo che ha portato a questo risultato.
Perché è proprio nelle creature che dominano questo mondo che si vede la massima espressione di creatività. Macchina, robot, si comportano come animali, creature viventi in una natura selvaggia e preistorica.
E queste macchine sono in continua evoluzione e produzione, c’è del genio anche nel dare una naturalità a delle “macchine di ferro”. Un elenco di queste straordinarie macchine lo trovi su Fandom.
Per questo aspetto Horizon Zero Dawn è da considerare un assoluto capolavoro di cosa il genio umano può produrre.
E non basta! Tra poco uscirà anche il secondo capitolo di questo fantastico videogioco! Giustamente, la prospettiva di un sequel può essere scoraggiante.
Come si fa a migliorare la grafica di un gioco, quando quelle immagini già spingono i limiti di ciò che è possibile? Guerrilla risponde che tutto questo si può raggiungere migliorando ed espandendo ciò che era già grande.
A giudicare dai primi video di gameplay condivisi da Guerrilla, Horizon Forbidden West ci porterà lo stesso spettacolo visivo, ma migliorato anche nei minimi dettagli, oltre alla creazione di nuove creature robotiche che la protagonista femminile Aloy, incontrerà durante questa nuova avventura.
L’elenco dei cattivi lampeggianti viene notevolmente ampliato, introducendo nuove minacce come Tremortusk o Shellsnapper, enormi incubi meccanici.
Horizon Zero Dawn aveva un grande stile artistico, ma è la tecnologia che rende l’arte pop in-game: cose come il sistema dettagliato dell’ora del giorno, un sistema meteorologico dinamico o pozzi di luce volumetrici (discussi a lungo nel video Digital Foundry, qui sotto) fanno miracoli nel modo in cui percepiamo il mondo di gioco anche nel nuovo capitolo.
Ti imbatti in una macchina e ti imbatti in un gesamtkunstwerk di espressione creativa, modellazione 3D, tecniche di animazione, effetti audio e visivi e un sistema di illuminazione che calcola in tempo reale come la luce gioca su oggetti metallici.
E così la creatività e grafica del nuovo Horizon Forbidden West è più o meno lo stesso, ma ancora più esplosiva.
Il mondo di Horizon è pura arte creativa, ma in questo caso racchiusa in un videogioco. Volete affacciarvi ad un museo unico? Giocate a questi due titoli targati Guerilla Games.
Sono sicuro che soddisferà e sorprenderà ogni gusto creativo. E se ne vuoi sapere di più, ti lascio questo video creato da Digital Foundry: