Ermal Alibali

Top 3 fotocamere per fotografi principianti da comprare nel 2023

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Top 3 fotocamere per fotografi principianti da comprare nel 2023 Stai iniziando a fotografare e stai cercando una fotocamera che ti aiuti a scattare ottime foto senza spendere una fortuna? Non cercare oltre! In questo articolo, fornirò una panoramica delle migliori fotocamere per principianti da acquistare quest’anno. Canon EOS Rebel T6i    Questa fotocamera offre un sensore CMOS da 24,2 megapixel, che ti fornirà immagini di alta qualità. Ha inoltre una connettività Wi-Fi e NFC integrata, che ti consente di condividere facilmente le tue foto con amici e familiari. Inoltre, la T6i ha una varietà di modalità di scatto e la modalità Scene Intelligent Auto, che regola automaticamente le impostazioni della fotocamera per te. Raggiungi il prodotto su: Amazon USA Amazon UK Amazon IT / Europa   Nikon D3500 Questa fotocamera ha un sensore CMOS da 24,2 megapixel e una modalità guida integrata, che fornisce istruzioni passo-passo su come scattare foto migliori. Ha anche una lunga durata della batteria, che ti consente di scattare fino a 1.550 foto con una sola carica. Inoltre, la D3500 è leggera e compatta, il che la rende facile da trasportare ovunque tu vada. Raggiungi il prodotto su: Amazon USA Amazon UK Amazon IT / Europa   Sony Alpha a6000 Se stai cercando una fotocamera più avanzata che sia comunque facile da usare per i principianti, la Sony Alpha a6000 potrebbe essere una buona scelta. Questa fotocamera ha un sensore CMOS da 24,3 megapixel e può scattare a 11 fotogrammi al secondo, rendendola perfetta per catturare soggetti in movimento veloce. Ha anche una connettività Wi-Fi e NFC integrata, così come uno schermo LCD orientabile a 180 gradi, che la rende facile da usare per selfie o foto di gruppo. Raggiungi il prodotto su: Amazon USA Amazon UK Amazon IT / Europa   Ma Ricorda: Se si è agli inizi, non importa quale fotocamera scegli, la cosa più importante non è l’attrezzatura, ma la persona dietro l’obiettivo. Con la pratica e l’esperimento, puoi scattare ottime foto con qualsiasi di queste fotocamere. Ultimi Articoli: Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’industria dei videogiochi Il potere dei videogiochi: come possono migliorare la creatività e il problem solving L’arte della fotografia di ritratto: tecniche di posa e illuminazione Come ChatGPT sta rivoluzionando l’elaborazione del linguaggio naturale Padroneggiare le basi della Fotografia: Una guida per principianti 10 modi per aumentare la tua produttività e raggiungere i tuoi obiettivi 9 Landscape Photography Tips How to create a professional-looking video on a budget How to beat the Winter Blues to get motivated again Top Business Leaders Share Their Insights on ChatGPT AI

L’arte della fotografia di ritratto: tecniche di posa e illuminazione

AltaRoma - Ermal Alibali

L’arte della fotografia di ritratto: tecniche di posa e illuminazione La fotografia di ritratto è una bellissima e impegnativa forma d’arte che cattura il carattere e la personalità di una persona in un’unica immagine. Per creare dei ritratti mozzafiato, è importante comprendere le tecniche di posa e illuminazione. Questa è una brevissima introduzione per chi non sa assolutamente nulla di ritratti. Ecco cosa bisogna assolutamente tenere in considerazione. La Posa In primo luogo, una buona posa è essenziale per creare un ritratto unico. Questo implica posizionare il corpo e gli arti del soggetto in modo comodo e lusinghiero, mentre si esprime la sua personalità e il suo carattere. Alcune tecniche di posa di base includono l’utilizzo della regola dei terzi, dirigere lo sguardo del soggetto e utilizzare gesti delle mani e del corpo per aggiungere interesse ed emozione allo scatto. La Luce La luce è anche un elemento cruciale della fotografia ritrattistica. La luce naturale è spesso la più lusinghiera e bella, quindi cerca di sfruttarla quando possibile. Se stai scattando al chiuso o in condizioni di scarsa luminosità, potresti dover utilizzare fonti di luce artificiali, come il flash o l’illuminazione continua. Sperimenta con diverse impostazioni e posizioni di illuminazione per trovare quella che funziona meglio per il tuo soggetto e il tuo stile. Un altro consiglio per creare ritratti mozzafiato è di creare una connessione con il tuo soggetto, una  certa intimità. Ciò implica conoscere la persona che stai fotografando, creare un rapporto con lei, e farla sentire a proprio agio e rilassata davanti alla macchina fotografica. Ciò può aiutarti a catturare la vera personalità del soggetto nelle tue foto.  Conclusione In conclusione, l’arte della fotografia di ritratto richiede una combinazione di competenze tecniche, visione artistica e connessione emotiva. Padroneggiando le tecniche di posa e illuminazione, e stabilendo una connessione con il soggetto, è possibile creare foto di ritratto mozzafiato che catturano il carattere unico e la personalità delle persone che si fotografano. Guarda i miei progetti di ritrattistica sulla mia Homepage! Ultimi Articoli: L’arte della fotografia di ritratto: tecniche di posa e illuminazione Come ChatGPT sta rivoluzionando l’elaborazione del linguaggio naturale Padroneggiare le basi della Fotografia: Una guida per principianti 10 modi per aumentare la tua produttività e raggiungere i tuoi obiettivi 9 Landscape Photography Tips How to create a professional-looking video on a budget How to beat the Winter Blues to get motivated again Top Business Leaders Share Their Insights on ChatGPT AI Why Emoji Are Crucial for Effective Workplace Communication and Beyond Metaverse & Gaming: The Future of Immersive Entertainment

Padroneggiare le basi della Fotografia: Una guida per principianti

Padroneggiare le basi della Fotografia: Una guida per principianti La fotografia è un hobby (o lavoro) affascinante e gratificante che ti consente di catturare il mondo intorno a te in modo unico e artistico. Che tu sia un principiante assoluto o un fotografo esperto che cerca di migliorare le sue abilità, padroneggiare le basi è essenziale per scattare foto sorprendenti. Apertura, Velocità e ISO Prima di tutto, è importante comprendere i tre elementi essenziali della fotografia: l’apertura del diaframma, la velocità dell’otturatore e l’ISO: Apertura si riferisce alla dimensione di apertura del diaframma nell’obiettivo della tua fotocamera, che determina la quantità di luce che entra. Velocità dell’otturatore si riferisce alla quantità di tempo in cui l’otturatore è aperto, il che influisce sulla quantità di motion blur nella tua foto. ISO si riferisce alla sensibilità del sensore della tua fotocamera alla luce, che influisce sull’esposizione complessiva della tua immagine. Per prendere il controllo di questi elementi e ottenere la perfetta esposizione, è essenziale scattare in modalità manuale. Questo ti consente di regolare ogni impostazione singolarmente per adattarla alle condizioni di illuminazione e al risultato che stai cercando di ottenere. Inizia impostando un basso ISO per ridurre il rumore nelle tue foto, e sperimenta con diverse combinazioni di apertura e velocità dell’otturatore per trovare il giusto equilibrio di luce e movimento.   Composizione La composizione è un altro aspetto cruciale della fotografia. Questo si riferisce all’organizzazione degli elementi all’interno del tuo fotogramma, ed è ciò che conferisce alle tue foto equilibrio, interesse e impatto visivo. Alcune tecniche di composizione di base includono la regola dei terzi, le linee guida e la simmetria. Per applicare queste tecniche, utilizza il mirino o lo schermo LCD della tua fotocamera per comporre il tuo scatto, e regola la posizione della tua fotocamera o degli elementi all’interno del tuo fotogramma per ottenere l’effetto desiderato.   Luce La luce è un fattore importante nella fotografia, se non la più importante. La luce naturale è spesso la più favorevole e bella, quindi cerca di sfruttarla quando possibile. Se stai scattando al chiuso o in condizioni di luce scarsa, potresti dover utilizzare fonti di luce artificiali, come il flash o l’illuminazione continua. Sperimenta con diverse impostazioni di illuminazione per trovare quella che funziona meglio per il tuo soggetto e il tuo stile. Sperimentare ed essere Creativi Un’altra chiave per scattare foto sorprendenti è sperimentare e essere creativi. Prova angoli, prospettive e lunghezze focali diverse per aggiungere varietà ai tuoi scatti. Utilizza software di editing per migliorare le tue foto e conferire loro un aspetto unico. E non avere paura di provare nuove tecniche, come le lunghe esposizioni o le doppie esposizioni, per aggiungere un tocco creativo alle tue foto. Conclusione In conclusione, padroneggiare le basi della fotografia richiede tempo, pratica ed esperimenti. Capendo gli elementi essenziali della fotografia, praticando una buona composizione e sperimentando con la luce e le tecniche creative, puoi scattare foto sorprendenti che catturano il mondo intorno a te in modo unico e artistico. Il trucco è INIZIARE! Ultimi Articoli: 10 modi per aumentare la tua produttività e raggiungere i tuoi obiettivi 9 Landscape Photography Tips How to create a professional-looking video on a budget How to beat the Winter Blues to get motivated again Top Business Leaders Share Their Insights on ChatGPT AI

Capire gli Spazi Colore in Fotografia

Gli Spazi Colore in Fotografia Capire quelli che si definiscono “Spazi Colore” (Color Spaces) è importante nel campo della fotografia. Gli spazi colore più noti sono sRGB, Adobe RGB e ProPhoto RGB. In questo articolo voglio presentarteli  facendoti capire anche come e quando utilizzarli. 1. Spazio Colore “Spazio colore” significa solo un insieme di colori, una sezione di colori. sRGB, Adobe RGB e ProPhoto RGB sono tre dei più comunemente usati nella fotografia e RGB sta per Rosso, Verde e Blu (in inglese). Come fotografo avrai già visto questa illustrazione prima: Il diagramma rappresenta ogni colore che i nostri occhi possono vedere. Quindi, sRGB, Adobe RGB e ProPhoto RGB si inseriscono in questo diagramma. Come? Vedi il diagramma seguente: Analizziamoli: sRGB è lo spazio colore più piccolo. L’intervallo (o gamma) copre solo uno “spazio” di questo diagramma a colori. La gamma Adobe RGB è più ampia. ProPhoto RGB è il più grande e include “colori” al di fuori di ciò che i nostri occhi possono vedere (colori dell’immaginazione). Include anche sRGB e Adobe RGB. Ma tieni presente che queste coordinate sono specifiche per ogni spazio colore. Gli stessi valori, ad esempio, non produrranno lo stesso colore sia in sRGB che in Adobe RGB. 2. Bit Depth Le profondità di bit sono semplicemente il numero di bit, di dati utilizzati per creare ciascun pixel. Di base in fotografia è solito parlare e utilizzare 8 bit per pixel, il che significa che ogni singolo pixel può rappresentare 256 colori. Quindi, nella tua fotocamera, ci sono 256 sfumature di rosso, 256 sfumature di verde e 256 sfumature di blu. Il totale è 256 x 256 x 256, cioè 16.777.216 valori RGB. Quando parliamo di un 16 bit per canale, significa che sono 281 trilioni di valori RGB. È importante lavorare e utilizzare il colore a 16 bit mentre si modifica una foto perché rende le sfumature in un’immagine il più fluido possibile. Come vediamo nei diagrammi, ProPhoto ha “più colori” di altri, quindi possiamo pensare che l’utilizzo dello spazio colore ProPhoto ci dia più colori. È sbagliato! ProPhoto RGB può essere “più grande” in termini di portata, ma un’immagine nello spazio colore ProPhoto RGB non ha più colori di una foto in sRGB. Il parametro importante è la profondità di bit. Una foto a 8 bit è limitata a circa 16,8 milioni di valori RGB, indipendentemente dallo spazio colore in cui si trova. Uno spazio colore più ampio significa lavorare con foto con profondità di bit più elevate. La profondità di bit elevata impedisce la frammentazione nelle foto e le sfumature risultano più uniformi rispetto a una profondità di bit inferiore. Ad esempio, nello spazio colore sRGB l’utilizzo di colori a 8 bit per canale spesso si traduce in sfumature uniformi che sono buone, senza bande percettibili. 3. Spazio di lavoro ed esportazione Ci sono due fasi importanti nel processo di editing di una foto in cui è necessario scegliere uno spazio colore: post-elaborazione ed esportazione dell’immagine. Quando si edita una foto, in generale, è ideale che lo spazio di lavoro sia ProPhoto RGB quando si modifica una foto RAW. Le foto RAW spesso contengono colori al di fuori degli spazi colore sRGB e Adobe RGB, specialmente nelle regioni d’ombra ad alta saturazione. Se lo spazio di lavoro della tua foto è sRGB, ritaglierai tutti i colori che non rientrano nell’intervallo sRGB. Lightroom, ad esempio, non consente nemmeno di specificare sRGB come spazio di lavoro per questo motivo. Le impostazioni ideali di Photoshop sono un po ‘complicate, ma se non sei sicuro, imposta Modifica impostazioni > colore > RGB > Mantieni profili incorporati. In questo modo, si preserva lo spazio colore della foto. Molti fotografi utilizzano software come Adobe Camera RAW o Lightroom, quindi aprono l’immagine successivamente in Photoshop. Le impostazioni di esportazione possono creare immagini nello spazio di lavoro sRGB o Adobe RGB. Attenzione! Per evitarlo clicca sul link blu nella parte inferiore di Camera RAW e cambia le immagini in ProPhoto, a 16 bit. In Lightroom, vai su Lightroom > Modifica esterna > Formato file TIFF, Spazio colore ProPhoto, Profondità bit 16. Se ti sei appena reso conto di aver utilizzato sRGB o AdobeRGB per le impostazioni di modifica esterna di Camera RAW o Lightroom e ti stai affrettando a cambiarlo in ProPhoto, ricorda che ora hai un passaggio aggiuntivo da fare quando esporti immagini da Photoshop. Per il web devi convertirli in sRGB. Fare clic su Modifica > Converti in profilo > sRGB. Ricorda che la conversione in sRGB per le immagini web è essenziale. Parliamo di esportazione di una foto nella sua forma finale. Per il web, sRGB è generalmente l’ideale. Per inviare file da modificare ad altri fotografi, forse ProPhoto è preferibile. Quando si modifica un’immagine in ProPhoto, si riduce al minimo il rischio di ritagliare i colori inutilmente. Se hai clienti, apriranno le immagini su un vecchio programma di visualizzazione delle foto senza gestione del colore. Questo è il motivo per cui devi esportare in sRGB. Per la stampa, la conversione diretta da un ampio spazio di lavoro (come ProPhoto) allo spazio colore specifico della stampante è l’ideale. Alcuni laboratori di stampa (di fascia bassa) non accettano foto in spazi di colore diversi da sRGB o forse Adobe RGB. In tal caso, inviare ciò che richiedono o passare a un altro laboratorio di servizi di stampa. Se stampate le foto e disponete di un monitor ad ampio raggio, utilizzate Adobe RGB. È il modo migliore per far sì che la tua stampa corrisponda all’immagine sullo schermo. 5. Come stampare una foto Se non sei ben addestrato nella stampa, la cosa migliore da fare è semplice: invia le tue immagini a un laboratorio di tua scelta e scegli la loro opzione “correzione del colore” o profilo ICC se ne hanno una. Per esigenze di stampa avanzate, dovrai decidere tra stampare a casa o inviarlo a un laboratorio (uno che ti consente di eseguire le correzioni da solo). Se lo stai inviando a un laboratorio, scarica il suo

Come fotografare (con) la pioggia in soli 6 passi.

Come fotografare (con) la pioggia in soli 6 passi. Molto spesso, come già sapete, vi consiglio di scattare in condizioni atmosferiche decisamente non “serene”. La pioggia crea situazioni fotografiche difficili quanto uniche. Una scena racchiusa in tale condizione atmosferica può enfatizzare il soggetto o il panorama all’interno del nostro scatto fotografico. La prossima volta che pioverà, mentre tutti gli altri rimarranno in casa, copri per bene il tuo zaino fotografico ed esci. Potresti trovare qualcosa che neanche tu immaginavi di poter fotografare.  Queste giornate a livello fotografico sono impegnative e per questo ho deciso di scrivere alcuni consigli che puoi seguire per poter catturare foto spettacolari con e durante le giornate di pioggia. 1. Preparazione La prima cosa da non sottovalutare è che ti devi assolutamente assicurare che la fotocamera sia ben protetta e sigillata dalla pioggia se non è impermeabile. Oltre a coprire te stesso, porta anche una copertura antipioggia per la tua fotocamera (ecco alcuni suggerimenti)  o un sacchetto di plastica con degli elastici per proteggere la fotocamera. Una volta che la tua camera sarà coperta, sarà difficile cambiare obiettivo, quindi, evita di cambiare l’obiettivo il più possibile per tenere fuori quell’umidità e prendi in considerazione l’utilizzo di un filtro UV per una maggiore protezione della lente. Ricordati anche di tenere a portata di mano anche un panno in microfibra e controllare regolarmente la presenza di cadute erranti sull’obiettivo, perché sicuramente ci saranno. Infine, fai attenzione a qualsiasi condensa che potrebbe formarsi quando ti sposti da aree più fredde a quelle più calde (e viceversa). Una possibile soluzione a quest’ultimo problema possono essere le confezioni di gel che assorbiscono umidità. Per coprire la macchina fotografica studia anche l’ambiente o utilizza oggetti comuni: portici, alberi, garage, cornicioni sporgenti e persino ombrelli possono offrire riparo dalla pioggia, sfruttali! 2. Occhio alle previsioni Un po’ di pianificazione può fare bene. Considera l’esplorazione con il bel tempo delle zone che vorresti fotografare durante la pioggia. Studia la luce nel momento in cui piove, infatti, la pioggia è imprevedibile e i giochi di luce sono assicurati. Se un luogo ti colpisce, ma magari la luce non ti convince, aspetta un po’ e cerca il momento che ti stai immaginando. Ovviamente, inutile dirlo, la pioggia può essere anche una delle condizioni atmosferiche che provocano disastri inimmaginabili, quindi, prima di avventurarti ragiona se ne vale la pena e se è possibile che si rischi qualcosa. 3. Focus Manuale La pioggia può creare problemi all’autofocus, quindi, cambia direttamente in manuale per ovviare al problema. In questo modo, puoi decidere se vuoi concentrarti su singole gocce di pioggia, una figura per strada, un edificio in lontananza o qualcos’altro. Per una libertà e miglior precisione trattandosi spesso di scene poco illuminate porta con te il famoso treppiede. 4. La velocità dell’otturatore Altro dettaglio a cui devi dare (e fare) attenzione è la velocità dell’otturatore.  Più veloce sarà più ti consentirà di “congelare” il movimento delle gocce di pioggia; troppo lento ed esse scompariranno. Per compensare la velocità dell’otturatore più veloce in condizioni di illuminazione più basse devi tenere a mente il triangolo dell’esposizione. Per avere quindi un’esposizione corretta o dovrai aprire l’apertura o aumentare l’ISO, ma ricorda sempre che l’ISO più è alto più rumore otterrai nelle tue foto. Naturalmente, aumentare la velocità dell’otturatore non è l’unico modo per scattare sotto la pioggia. Cascate e paesaggi marini spesso danno il meglio nei giorni di pioggia, e per coglierle al meglio dovrai fare lunghe esposizioni, cioè tempi lenti dell’otturatore. 5. Il tocco magico Ora iniziamo a divertirci sul serio! Le migliori foto durante la pioggia sono quando essa risultata retroilluminata, quindi trova una fonte di luce e scatta di fronte ad essa. Evita però di scattare direttamente nella fonte di luce, sennò il primo problema che risconterai sarà la sovraesposizione. Sperimenta quindi per trovare l’angolo giusto. Alcune fonti di luce possono essere i lampioni, un flash, i fari delle auto o persino la luce del sole. La retroilluminazione è, inoltre, perfetta anche per le silhouette, ma puoi anche usare una luce artificiale per risaltare il tuo soggetto. Infine, se vuoi che le gocce di pioggia siano visibili nella tua fotografia, scatta su uno sfondo più scuro o puoi anche giocare con un flash per dare a quelle gocce di pioggia un bagliore dorato. Il trucco in questo caso è quello di tenere una potenza piuttosto bassa, perché si ricorre, come già detto, al problema della sovraesposizione.  6. Alcune Idee Dopo qualche consiglio sui vari settaggi da impostare, vediamo ora quali sono i soggetti migliori per iniziare il tuo nuovo rapporto con la pioggia. Le finestre e le vetrine dei negozi, soprattutto se appannate, rendono uniche le immagini con la pioggia. Ogni scatto, se riuscito, sembrerà fuori dal tempo e dallo spazio vergendo verso un’atmosfera surreale. Un modo per mostrare che piove senza catturare le gocce di è includere ombrelli nella tua composizione. Gli ombrelli possono anche aggiungere un tocco di colore a una giornata cupa, triste e noiosa dovuta alla pioggia. Cerca anche un punto dall’alto così gli ombrelli nella tua composizione si trasformeranno in ottimi soggetti. Non resta che parlare degli infiniti riflessi, una mia fissa, soprattutto nelle pozzanghere. Il momento ideale per creare queste composizioni è spesso subito dopo le precipitazioni, quando le strade sono e le gocce di pioggia non disturbano il riflesso. L’ora blu (blue hour) può essere magica ed irripetibile sotto la pioggia, specialmente in città, dove l’asfalto è bagnato e riflette poeticamente le luci dei lampioni e dei palazzi. Un momento perfetto è per un tocco cinematografico se siete anche appassionati di film o siete anche dei videomaker. Potevano mancare le persone? Mentre le persone si affrettano da una destinazione all’altra è il momento giusto per testare anche le tue capacità da fotografo di strada o semplicemente ad allenarti nel cercare di congelare il momento o provare settaggi diversi, rompendo le “regole”. Detto ciò, la prossima volta che inizierà a piovere, invece di rattristarti, preparati ed esci a scattare tenendoti pronto a

Come migliorare la tua fotografia di paesaggio? Ecco 9 suggerimenti.

Come migliorare la tua fotografia di paesaggio? Ecco 9 suggerimenti. Capita spesso che ci troviamo davanti ad un panorama mozzafiato e non abbiamo l’esperienza adeguata o abbastanza conoscenze su come catturarla al meglio. In questo articolo ti consiglio nove “mosse” che puoi applicare da subito, anche se sei soltanto agli inizi di questa professione (o passione). I tuoi scatti miglioreranno considerevolmente. 1. Usa un treppiede Sembrerà banale per molti, ma io ancora vedo gente che gira, soprattutto di notte, e scatta tenendo la fotocamera in mano. Amatore o no, sapere come la tua fotocamera funziona è essenziale, anche per il semplice fatto che, se hai investito soldi nel comprare una macchina fotografica, sicuramente sei interessato a fare delle fotografie di qualità. Nella fotografia di paesaggio il treppeide è la prima cosa che si deve avere, è fondalmentale sia di giorno che di notte. Il motivo principale è che, nella fotografia di paesaggio, è molto importante la stabilità per evitare qualsiasi tipo di rumore. Infatti, quando chiudiamo il diaframma, la luce che entra è poca, quindi per arrivare ad un esposizione corretta all’interno della nostra composizione serve allungare i tempi. Se allunghiamo i tempi di scatto e non usiamo un treppiede, anche il semplice movimento che facciamo quando respiriamo farà si che lo scatto finale risulti mosso.  Le fotocamere digitali, ad oggi, sono molto sensibili ai movimenti, infatti, se scatti in orari in cui la luce è poca o assente (durante il tramonto, l’alba o di notte), ti conviene procurarti anche un pulsante di scatto remoto, perchè anche il semplice tocco e pressione applicata al tasto di scatto sulla macchina fotografica provoca movimento e quindi rumore. Se non hai un pulsante di scatto remoto puoi anche impostare l’autoscatto della tua fotocamera.  2. Dai importanza alla profondità di campo Quando stai inquadrando un paesaggio con la tua macchina fotografia, cerca sempre di mettere a fuoco più elementi possibili. Massimizzare la profondità di campo aiuta ad evitare che parti del paesaggio siano successivamente sfocate. Il metodo più immediato e semplice per fare ciò è quello di chiudere il più possibile il diaframma della nostra lente (di solito intorno ad f/11 – f/16) perchè più piccola sarà l’apertura del diaframma più sarà larga la profondità di campo e di conseguenza maggiori elementi saranno a fuoco all’interno della tua scena. Ricorda sempre che avendo chiuso il diaframma, meno luce entrerà nella fotocamera, dovrai quindi muovere gli altri parametri per un’esposizione corretta, cioè l’ISO ed i tempi di scatto. 3. Cerca un punto focale In qualsiasi genere fotografico bisogna sempre concentrarsi su un punto focale, un dettaglio, un soggetto o qualsiasi cosa che non renda la foto troppo statica. A mio avviso, nella fotografia di paesaggio, questo consiglio dipende da molti fattori, dall’obiettivo finale della nostra foto, dalla composizione ed emozione che vogliamo che il nostro scatto evidenzi e raggiunga. Una cosa è certa, se l’ambiente che la nostra scena è molto neutra, un punto focale aiuta a dare più dinamicità alla composione, ma anche a guidare l’occhio di chi poi osserverà la tua foto.  Quando ti trovi in difficoltà e non c’è possibilità di trovare un punto focale usa te stesso all’interno della composizione, ma attenzione, non ti concentrare solo a trovare o includere un punto focale, ma anche dove posizionarlo all’interno della scena.  La regola dei terzi ti aiuterà di certo! 4. Usa le linee Questo consiglio segue lo stesso obiettivo del punto precedente: guidare l’occhio dell’osservatore attraverso un punto focale. Una domanda che devi sempre porti quando scatti una fotografia di paesaggio è “Come guido l’occhio dell’osservatore in questa foto?”. Ecco quindi che non avendo un punto focale, possiamo seguire le linee, se presenti, che guidano ed immergono il visitatore dentro la nostra composizione dando alla foto profondità. 5. Segui il tempo (atmosferico) Molti fotografi inesperti o semplicemente agli inizi vedono una giornata di sole e decidono di andare a fotografare perchè “è una bella giornata”. Niente di più sbagliato! La fotografia di paesaggio non ha nulla a che fare con le belle giornate, le fotografie migliori sono sempre quelle dove il tempo è avverso.  Infatti molti fotografi professionisti guardano il tempo prima di andare a visitare un luogo e fare delle foto paesaggistiche. Forte vento, nuvole minacciose, tempeste, il sole subito dopo un’intensa pioggia sono i momenti più belli per fotografare perchè la natura è imprevedibile e regala scenografie uniche e indimenticabili. Se sei capace di incorniciare questo spettacolo allora sei sulla buona strada. Se ci fai caso i fotografi di paesaggio più famosi dei giorni nostri sono coloro che abitano vicino o a contatto con la natura o dove il tempo atmosferico cambia spesso ed in continuazione.  Quindi, oltre a cercare simili situazioni, se queste si ripetono costantemente, prova a prenderle in orari diversi, la luce naturale cambia ogni singolo momento, nella fotografia di paesaggio difficilmente una foto uscirà uguale alla precedente o alla successiva.  6. Scatta durante la Golden Hour Le Golden Hours sono i tempi in cui la luce è morbida, i colori sono caldi, le ombre così lunghe che tendono a sparire e c’è un buon livello di contrasto. Per semplificarti un po’ le cose, possiamo dire che nella maggior parte delle situazioni, la golden hour corrisponde alla luce durante l’alba ed il tramonto.  Prova a scattare fotografie di paessaggio in questa fase della luce naturale, aprrezzarei la magia e renderà le tue foto incredibilmente meritevoli. 7. Pesa cielo e terra Con questo titolo, non ti sto assolutamente dicendo di equilibrare la porzione di cielo o di terra all’interno della tua composizione, ma bensì il contrario. Osserva la scena e vedi quale elemento è più meritevole di avere più spazio nella foto. Ad esempio, se il cielo è senza nuvole, le sfumature sono assenti ed è appunto noioso, collocala nella linea alta seguendo la regola dei terzi, così la composizione per 2/3 avrà come composizione il resto. Se invece sei in presenza di un tramonto, di un gioco di nuvole che dominano il resto, evidenziala nella tua composizione, dando meno

Come fotografare i fuochi d’artificio

La Girandola - Castel Sant'Angelo - Roma - Ermal Alibali

Come fotografarei fuochi d’artificio Esiste un soggetto fotografico “esplosivo”. Il soggetto in questione è ammirato e fotografato sempre da tutti, ma come coglierlo al meglio? Su internet si trovano pochissime informazioni al riguardo, ho quindi deciso di darti alcuni suggerimenti. Ti spiegherò brevemente il mio modo di fotografare i fuochi d’artificio facendoti vedere alcuni esempi scattati durante la Girandola di Castel Sant’Angelo a Roma. Girandola di Castel Sant’Angelo Questo spettacolo pirotecnico si svolge a Roma il 29 giugno per festeggiare i patroni locali San Pietro e Paolo. Venne ideato da Michelangelo Buonarroti. Da qualche anno, viene programmato presso il Pincio, a Villa Borghese. Gli scatti che di seguito vedrai sono il mio primo evento pirotecnico fotografato. C’era una calca impressionante di persone, non avevo la minima idea di cosa avrei trovato, sapevo solo che lo spettacolo si sarebbe svolto verso le 21 e che immaginando la folla dovevo trovare un punto adeguato. Decisi che dovevo recarmi lì per le 16/17. Già avevo pensato a dei possibili punti dove poter evitare la gente, ma dall’altra parte volevo ottenere anche un riflesso dato dal fiume Tevere. Arrivo ed era già affollato, ma riesco a trovare un posto tra i tanti treppiedi che si stavano diramando sul cornicione che costeggia il fiume, proprio davanti al castello. Intanto che si aspettava, mancavano ore, inizio a settare a fare delle prove, a vedere se posizionando la Canon EOS 600D in verticale avevo spazio per catturare tutta la scena, e nel mentre sentivo altri fotografi, molto più esperti di me, confrontarsi su tempi, diaframma, ecc. Così appresi delle nozioni che applicai subito. Lo spettacolo iniziò e il contrasto tra buio e luce immediata prodotta dai fuochi, mi creò non pochi problemi di sovraesposizione, così i primi 5 minuti li persi a migliorare inquadratura e settaggi provando e riprovando con i fuochi prodotti. Per fortuna non fu uno spettacolo breve e riuscii a scattare delle fotografie interessanti e soprattutto riuscii a catturare una tipologia di fuoco d’artificio che personalmente mi sembrò più scenico rispetto ad altri. E questo è il risultato (guarda le altre foto): Veniamo ora ai 7 consigli che ti darò per poter scattare al meglio i fuochi d’artificio. 1. Studia l’evento Anticipare lo scatto nella tua mente è di fondamentale importanza per scegliere il posto dove collocare la tua attrezzatura, sviluppare la composizione che vorrai ottenere e gestire i tempi di scatto. Informarsi è importantissimo. Se non conosci il posto in cui si svolgerà, recati molto prima per studiarlo e trovare il punto più adatto. Cerca online quel determinato evento, cerca gli scatti di altri fotografi per vedere i diversi punti nei quali erano presenti negli anni precedenti e hanno condiviso i loro risultati sul web. Evita di posizionarti in un punto di raccolta, dove magari si raduneranno le persone per osservare lo spettacolo. A te serve spazio e magari proprio quella gente potrebbe essere un elemento ideale per arricchire la tua composizione. Se invece si tratta di uno spettacolo abbastanza lungo studia da subito l’intervallo col quale si alternano pausa e fuochi, l’altezza che essi raggiungono così da non aver nessun taglio all’interno della composizione e di prendere l’esplosione nella sua interezza. Fai degli scatti di prova per vedere se stai includendo tutto quello che ritieni necessario nel tuo scatto e se i settaggi vanno bene. 2. Non escludere l’ambientazione circostante Da ciò scaturisce la mia regola di non stare vicino ai fuochi (oltre che lontano da persone o ostacoli vari che limitano la tua visibilità). Per quanto riguarda le lenti o opti per un grandangolare che inquadra tutta la scena, o ti allontani a tal punto da prendere anche l’ambientazione che circonda lo spettacolo pirotecnico. Contestualizza il tutto, per una foto esemplare oltre a riuscire a prendere bene le luci che si creeranno dovrai pensare anche a ciò che le circonda. Arricchisci la scena, al massimo puoi sempre tagliare successivamente ciò che ritieni superfluo. 3. Usa la modalità manuale Il primo passaggio, di fondamentale importanza, è quello di usare la modalità manuale. Ti dirò sempre di scattare in manuale perché cambiando i settaggi a piacimento il risultato sarà una foto che rispecchierà la tua idea elaborata nella tua testa. Se sei un fotografo amatoriale, buttati sempre nella modalità manuale: sbagliando s’impara. 4. Usa un treppiede L’uso del treppiede è fondamentale nella fotografia notturna in generale. In questo caso oltre ad essere notte dovrai giocare con tempi di scatto lunghi per la riuscita della foto. Scopri i più acquistati su Amazon!  5. Scatta in remoto Nel momento in cui scatterai la macchina che userai dovrà stare ferma, quindi si dovrà evitare di toccarla nel momento dello scatto. Come fare? O usare un telecomando in remoto che annullerà qualsiasi movimento durante lo scatto o mettere l’autoscatto con un intervallo di tempo adeguato. Il problema di quest’ultimo metodo è calcolare il tempo di autoscatto e sincronizzarlo con gli intervalli dei fuochi d’artificio. Si rischia di far partire l’acquisizione dell’immagine o troppo presto o troppo tardi rispetto al soggetto. Solitamente imposto un autoscatto di 2 secondi. È un metodo che richiede un po’ di allenamento e dipende da evento ad evento, ma sicuramente ogni fuoco avrà un punto di partenza e un punto di conclusione, il tuo compito è beccare entrambi in un unico scatto attraverso una lunga esposizione. 6. Esegui una lunga esposizione La lunga esposizione è l’unico metodo da applicare quando si scattano i fuochi d’artificio. Sembra ovvio, ma una volta lì capisci che i tempi nei quali si decide di scattare fanno la differenza. Ti consiglio di scattare in modalità “Blub” così decidi tu quando iniziare e quando terminare lo scatto. Ma non esagerare! I fuochi appena esplodono emanano una luce potente e se non si calcolano bene i tempi la foto verrà bruciata. A volte possono bastare anche 2 o 10 secondi per la riuscita di una lunga esposizione. Come si fa a calcolare il giusto tempo? Provando nei primi istanti in cui essi partano e vedere di ridurre o aumentare immediatamente il